(Per la cronaca, nella pura tradizione "partinicota" lo sfincione si mangia la vigilia ma, con tutto il rispetto per la tradizione, venerdì sarebbe stato un delirio tornare da lavoro e mettere le mani in pasta!)
Ingredienti x 5 persone
PER L'IMPASTO
500 gr di farina di semola
12,5 gr di lievito di birra (1/2 cubetto)
250 ml di acqua tiepida
1 pizzico di zucchero
3 cucchiai d'olio
15 gr di sale
PER IL CONDIMENTO
1/2 cipolla gialla (o una piccola)
500 gr di polpa di pomodoro a pezzi
5 sarde sott'olio
100 gr di salsiccia con finocchietto
100 gr di formaggio caciocavallo a pezzi
50 gr di pecorino grattugiato
2 cucchiai di pan grattato
origano q.b.
Procedimento
Affettare sottilmente la cipolla e mettere a stufare in pentola con un filo d'acqua (deve appena coprire le cipolle).
Quando la cipolla sarà stufata e l'acqua praticamente scomparsa, aggiungere un filo d'olio, un pizzico di sale e la polpa di pomodoro.
Lasciare cuocere 1 ora e poi far raffreddare.
Nel frattempo mettere in una ciotola capiente la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida (iniziare con 150ml) con un pizzico di zucchero. Aggiungere alla farina e iniziare ad impastare. Aggiungere l'olio, il sale e la restante acqua. Continuare ad impastare cercando di incorporare aria. L'impasto deve essere molto molle e abbastanza appiccicoso.
Coprire e lasciare lievitare almeno 1 ora.
Mettere un filo d'olio nella teglia e spolverate con un po' di pan grattato.
Versare l'impasto sulla teglia e stenderlo con le mani bagnandole di continuo (all'inizio penserete che si tratti di un'impresa titanica o che l'impasto sia troppo poco ma il segreto è bagnare le mani di continuo, e riuscirete a stenderlo su tutta la teglia!).
Condire con le sarde, il caciocavallo, la salsiccia a pezzetti, il sugo di pomodoro, il formaggio grattugiato, un pizzico di pan grattato, un filo d'olio e l'origano.
Lasciare lievitare ancora in teglia, intanto accendere il forno a 180°.
Cuocere in forno per 30 min circa.
Buon appetito!
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