Questa pasta è dedicata ad Italo, uno dei miei nuovi colleghi "milanesi" (vi svelo un segreto, non esistono i milanesi!!!) che ha osato darmi della "torinese"! Torinese a me?!?! Sono una siciliana doc io, né!?!
Questa pasta allora è una metafora: le melanzane sono state comprate al mercato di Piazza Madama, ma alla bancarella sicula; il pesce spada viene dalla coop di Fermi, ma con molta probabilità è stato pescato nel Mediterraneo; gli ingredienti sono stati combinati insieme in una cucina di San Salvario, ma dalle dolci mani di una giovane partinicese (sarei io!); il sapore è quello di casa!
martedì 8 settembre 2015
domenica 6 settembre 2015
La torta di mia madre (o quasi)
Con tutta onestà, devo ammettere di non essere mai stata molto d'aiuto ai fornelli da piccola. I miei compiti sono sempre stati: mescolare la crema (e mangiare quella rimasta in pentola); preparare le tartine; e, al massimo, quando proprio volevo sentirmi di grande aiuto, pelare le patate.
Ebbene si, per gran parte della mia vita sono appartenuta a quel genere di figli che va in cucina ad assaggiare, poi torna in camera, e ritorna in cucina quando tutto è pronto per sedersi a tavola (povera mamma, santa donna!!!).
Eppure osservare mia madre mi è sempre piaciuto e, d'improvviso, da quando ho iniziato a vivere fuori casa, mi sono scoperta ad imitarla, con risultati soddisfacenti il più delle volte!
C'è una cosa sulla quale però continua a fregarmi: la torta! Quella classica: la torta da compleanno; quella con il pan di spagna gonfio e soffice; crema pasticciera e panna.
Ho tentato più volte di incolpare il mio forno in modo da avere un alibi per non cimentarmi nemmeno, perchè le rare volte in cui ho provato, il risultato si è rivelato lontano anni luce dalla torta di mia madre.
Ieri però mi è tornata la voglia (sarà colpa della mia nuova teglia) e il pan di spagna stavolta mi ha quasi fatto commuovere... ti ho quasi raggiunto mamma!!! :)
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