lunedì 27 novembre 2017

Anelletti al forno

Può succedere nella vita di acquistare un pianoforte digitale online. Può succedere che il corriere te lo consegni bello impacchettato in una comoda confezione più alta di te. Può succedere che la confezione pesi 62 kg e che tu non riesca neanche a spostarla, figurarsi montare il pianoforte!
E così entra in gioco il tanto vecchio quanto efficace sistema del baratto: può succedere che tu offra a due baldi giovani palermitani un pranzo a base di anelletti al forno in cambio della loro forza bruta!
Ed ecco perchè oggi casa mia ha un bel pianoforte in cameretta e un buon profumo di ragù per le stanze...
La scelta dell'anelletto non è casuale: è un piatto che ricorda la mia bella Palermo, ed è un piatto che richiede tempo e dedizione.
Il mio ragù cuoce rigorosamente 2 ore a fuoco lento, come mi ha insegnato mamma; prende l'aroma delle foglie di alloro, che ha raccolto nonno Pino; si insaporisce con un dado, come ho imparato dalla mamma della mia amica Sara; e unisce la carne di maiale a quella di manzo, come faceva Mariangela a Cambridge quando aveva voglia di cucina italiana...
Il mio ragù è condito del tempo e la dedizione di tutte queste persone per me, ed è questo l'ingrediente segreto!

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